Nuovo regolamento CIR: ecco perché siamo contrari

In data 13/07/2015 l’IIT del CNR di Pisa, registro dei nomi a dominio .IT, ha comunicato la modifica unilaterale del processo elettivo dei membri del CIR (Comitato consultivo di Indirizzo del registro, ex Commissione Regole).

Stando al nuovo regolamento, le Associazioni finora riconosciute non avrebbero più garantita la rappresentanza nel CIR attraverso 4 membri (un membro per ciascuna delle associazioni Assotld, AIIP, AHR e Assoprovider). I quattro membri in rappresentanza dei Registrar sarebbero invece eletti dai registrar tra tutti i singoli registrar.

Ciò significa che verrebbe a mancare il vantaggio di avere in commissione persone che non rappresentino gli interessi del singolo, ma rappresentino tutti i registrar associati. Mancherebbero quindi le persone che, potendo avere una visione più ampia, hanno una maggiore conoscenza delle esigenze della categoria.

La nostra associazione è quindi contraria a questa decisione, maturata per altro da un esclusivo atto del Registro senza il coinvolgimento della governance fino ad ora riconosciuta (ad es. senza che sia stato richiesto il consulto dello stesso CIR).

Per questo il nostro Presidente, Donato Molino, ha inviato una lettera al Direttore del registro, Dott. Domenico Laforenza.

Riportiamo qui sotto la lettera inviata:

Egregio Direttore,

con grande stupore e molto rammarico abbiamo avuto notizia della sua decisione di volere indire elezioni per la sola componente registrar presso il Comitato d’Indirizzo del Registro.

Attraverso la presente vogliamo manifestarle il nostro disappunto per una simile iniziativa, sia per le modalità con cui essa è maturata, sia per la parte partecipativa alle stesse elezioni. Per quanto concerne le modalità di formazione della sua decisione riteniamo criticabile che la stessa sia maturata da un esclusivo atto del Registro Italiano senza alcuna ragione di eccezionalità ed urgenza e senza alcun coinvolgimento della governance fino ad oggi pacificamente riconosciuta.

Inoltre avremmo preferito anticipare o posticipare di almeno un mese il periodo di valutazione, e non farlo coincidere esattamente con la distrazione feriale degli operatori del settore.

Sotto il profilo sostanziale riteniamo inaccettabile la realizzazione parziale dei diritti garantiti in materia di elezioni. Per il suo completamento manca infatti il diritto di “associazione”, tra l’altro voluto, non molto tempo fa, proprio dallo stesso Registro Italiano che le ricordiamo stimolava i registrar ad aggregarsi in associazioni.

Noi crediamo che avere qualcuno che rappresenti l’associazione sia un grande vantaggio, infatti il fatto che un rappresentante di associazione abbia la visione di centinaia di registrar realizza una conoscenza maggiore delle esigenze di tutta la categoria, piuttosto che un registrar singolo che conosce solo le proprie.

Come associazione rappresentante circa 230 registrar accreditati avremmo senz’altro gradito, in modo da far prevalere “i numeri sul giusto”, che venisse usato lo strumento del “referendum” al fine di sondare l’effettiva volontà di tutti i registrar accreditati circa le sostanziali novità regolamentari.

La nostra associazione da sempre è organizzata secondo principii di democrazia, garantendo e promuovendo tra i soci tutti, i pieni ed incondizionati diritti di partecipazione.

Per tutto quanto finora esposto e confidando nella piena affermazione democratica, chiediamo come associazione e a nome di tutti i registrar da noi rappresentati che si faccia un passo indietro, rivalutando l’importanza delle associazioni, nella rappresentanza degli interessi dei registrar, e di partecipazione alle decisioni concernenti le nostre attività professionali.

Roma 22 luglio 2015

Donato Molino